Il top11 dei gironi: da Alexis Sanchez a Estigarribia, passando per Vidal e Maicon© foto di Nicolo' Zangirolami/Image Sport In questa Coppa America abbiamo visto di tutto: gare molto belle e gare di bassissimo profilo, stelle che si sono confermate tali, qualche talento emergente e grandissime delusioni. Per adesso mi soffermo sui top undici del torneo in attesa che mi tocchi l’ingrato compito di passare in rassegna i bocciati. Come modulo scelgo il 4-3-3 ed ovviamente inizio dal portiere. In questo ruolo non ho visto nulla di particolarmente straordinario, anzi tutt’altro. Scelgo comunque Villar, estremo difensore del Paraguay che con la propria personalità ed esperienza ha guidato la propria difesa. Nel pacchetto arretrato schiero a destra Maicon che ha giocato una sola gara (l’ultima contro l’Ecuador) ma l’ha praticamente vinta da solo, travolgendo come un uragano la difesa avversaria; al centro scelgo il colombiano e milanista Yepes che non ha fatto passare neanche uno spiffero ed il cileno Waldo Ponce, giocatore intelligente e di personalità, anche se mi è molto piaciuta la coppia venezuelana formata da Vizcarrondo e Perozo. Infine a sinistra non posso proprio evitare di collocare il colombiano Armero, dal momento che il giocatore dell’Udinese è in una condizione atletica eccellente e con la sua velocità sta facendo ammattire qualunque avversario si trovi di fronte. Nel centrocampo a tre schiero l’argentino Gago centrale, visto che ha trasformato in positivo tutta la manovra dell’albiceleste o in alternativa il venezuelano Tomàs Rincon, leader sempre lucido ed aggressivo della formazione vinotinta; ai suoi lati ovviamente metto il colombiano Fredy Guarìn ed il cileno Arturo Vidal, due calciatori che oltre a possedere una tecnica sopraffina sono dotati di un senso tattico e di un’intelligenza ampiamente sopra la media. Infine nel tridente offensivo spazio al paraguaiano Estigarrìbia del Newell’s old Boys che è stato una costante spina nel fianco per i difensori avversari e dall’altra parte per il sublime cileno Alexis Sanchez che è ormai del Barcellona, con al centro il Kun Aguero che ha regalato spettacolo con la sua classe e con la sua velocità, oltre ad aver segnato tre bellissimi gol nella prima fase. Ci tengo anche a menzionare i due peruviani Juan Manuel Vargas, tornato subito ai massimi livelli dopo l’infortunio e Paolo Guerrero che oltre ad aver segnato i goal si è sobbarcato grandi sforzi fisici per aiutare la propria squadra. Per la guida tecnica poi c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tecnici come il colombiano Hernàn Dario “El Bolillo” Gomez, come il venezuelano César Farìas (una delle sorprese più piacevoli di questa “Copa”), come Claudio “El Bichi” Borghi, cittì argentino del Cile e come l’uruguaiano del Perù, Sergio Markariàn meriterebbero tutti di sedersi sulla panchina di questo spettacolare top undici. Altre notizie - Editoriale
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