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Venezuela, un terzo posto per scalare il ranking. Perù senza Vargas

Venezuela, un terzo posto per scalare il ranking. Perù senza Vargas

© foto di Andrea Colacione
 di  Andrea Colacione   vedi letture

In attesa dell’atto finale con relativa consegna della tanto ambita Coppa America, stasera andrà in scena la finalina di consolazione tra le due principali rivelazioni del torneo, ovvero Perù e Venezuela. La Vinotinta che avrebbe meritato senza alcun dubbio di sfidare l’Uruguay rappresenta il nuovo che avanza: un nuovo che sta avanzando a grande velocità, nonostante sia l’unico paese sudamericano dove il calcio non è lo sport più seguito visto che deve cedere lo scettro al baseball in primis e poi anche al basket. Dopo questo exploit però qualcosa potrebbe iniziare a cambiare ed il Presidente della nazione Hugo Chavez da Cuba, dove si sta sottoponendo ad un ciclo di chemioterapia per sconfiggere il cancro, non ha fatto mancare tutto il proprio calore allo staff tecnico ed ai giocatori. Chavez dopo la sconfitta contro il Paraguay, match che ha visto in compagnia di Fidel Castro, era molto arrabbiato per il goal ingiustamente annullato e per il calcio di rigore negato ma al tempo stesso ha ringraziato i protagonisti di questa splendida “Copa” ed in particolare il capitano Juan Arango, affermando di sentirsi molto orgoglioso di loro. Nonostante questa delusione, oggi il Venezuela scenderà in campo molto agguerrito, anche perché ha ulteriori stimoli e traguardi da raggiungere. La squadra di César Farìas infatti se sconfiggerà il Perù salirà al 35° posto del Ranking Fifa, miglior risultato di sempre dal momento che il miglior piazzamento  è stato il 47° posto. In caso di sconfitta contro la nazionale Inca, invece il prossimo 27 luglio (data in cui verrà stilata la nuova graduatoria) si troverebbe comunque alla posizione numero quaranta. La Vinotinta che è attualmente al 69° posto, in caso di vittoria si troverà davanti alla Colombia e comunque sia sarà il paese che avrà scalato più gradini: 29 oppure 34. Nel frattempo ha parlato Tomàs Rincòn, centrocampista dell’Amburgo che è in piena corsa per vincere il premio Adidas Best Player della Coppa America 2011. Rincòn che oggi rientrerà da una ingiusta squalifica ha esaltato le qualità del commissario tecnico Farìas ed il lavoro di tutta la Federazione. “Farìas – ha dichiarato Rincòn – ci ha sempre motivati a crescere, lavorando bene sull’aspetto psicologico; lui ha lottato molto per questa nazionale, sin dai tempi in cui guidava le giovanili, così come aveva fatto bene prima di lui il Prof. Richard Paéz ma è con l’attuale selezionatore che abbiamo raggiunto una crescita evidente”. Poi ha proseguito nel suo discorso. “Siamo molto convinti delle sue idee; posso affermarlo perché ho iniziato questo percorso sin dal primo giorno. La disciplina ed il lavoro sono le nostre principali prerogative. E’ stato fatto un lavoro serio e molto ben  organizzato sin dalle giovanili e questi sono i risultati. Farìas ci ha insegnato ad essere ambiziosi e che quando si indossa la maglia della nazionale bisogna dare qualcosa di più”. Poi il centrocampista dell’Amburgo ha concluso così la sua analisi. “Conosciamo le nostre virtù ed i nostri limiti ma tenendo sempre ben saldi i piedi per terra e giocando con serietà abbiamo potuto raggiungere questi risultati, anche perché abbiamo sempre avuto fiducia nel lavoro svolto”. Ora il Venezuela ci crede davvero e punta con decisione a qualificarsi alla fase finale della Coppa del Mondo che verrà disputata in Brasile nel 2014, traguardo che sin qui non ha mai raggiunto in tutta la sua storia. Ma prima di tutto vuole fortissimamente il terzo posto anche e soprattutto per il ranking Fifa e perché rappresenterebbe un ulteriore iniezione di fiducia. In casa peruviana invece hanno parlato dapprima Juan Manuel Vargas e poi il tecnico Sergio Markariàn. Il centrocampista della Fiorentina stasera sarà assente per squalifica dopo la gomitata rifilata a Sebastiàn Coates ma a parte questo episodio è stato uno dei principali protagonisti del torneo. “Questa competizione – ha dichiarato Vargas – ci ha aiutato molto a crescere e a capire fin dove possiamo arrivare; abbiamo fatto un grande passo in avanti ma dobbiamo continuare a lavorare con umiltà e determinazione. Vogliamo il terzo posto pur sapendo che il Venezuela ha disputato un ottimo torneo ma noi siamo arrivati in semifinale senza che nessuno ci regalasse nulla e quindi i miei compagni vorranno concludere con una vittoria”. Markariàn invece ha polemizzato molto con gli arbitraggi del torneo ed ha definito comico il fatto che non sia stato sanzionato nessun giocatore venezuelano dopo la rissa scoppiata al termine del match contro il Paraguay di mercoledì scorso. Inoltre ha avuto da ridire anche contro la designazione del brasiliano Salvio Fagundes per la finalissima di domani sera. “Fagundes – ha dichiarato il cittì del Perù – ha arbitrato molto male Argentina-Colombia e Perù-Cile; sinceramente non so cosa la Conmebòl (la Federazione calcistica sudamericana n.d.r) voglia fare ma non ci capisco più nulla perché sto vedendo che non rispettano più alcuna regola”. Parole al vetriolo che potrebbero costargli anche una squalifica; nel frattempo a proposito di squalifiche sostituirà il fiorentino Vargas, leader della sua nazionale con Yotùn ma probabilmente rispetto al match perso contro l’Uruguay effettuerà anche qualche altro cambio, soprattutto a centrocampo dal momento che ha più di un giocatore acciaccato. Markariàn che comunque ha definito questa gara importante, ha assicurato che i suoi non regaleranno nulla. Infine ha fatto chiarezza anche sul  lavoro futuro. “Mi baserò su una base di 15/17 giocatori che saranno il cuore della mia rosa che dovrà lottare per qualificarsi al prossimo mondiale. Le prestazioni offerte dai miei giocatori in questa Coppa America mi hanno trasmesso grande fiducia e grandi speranze per il futuro”. Markariàn che non chiude le porte a possibili nuovi innesti che si metteranno in luce nel prossimo futuro, comunque sia potrà tornare a contare su elementi del calibro di Carlos Zambrano, leader della difesa, di Luìs Ramìrez, mezzapunta del Corinthians e degli attaccanti Jefferson Farfàn e Claudio Pizarro. Prima però ci sarà da disputare questa finalina e personalmente prevedo un match con un discreto numero di goal e con il Venezuela leggermente favorito perché i “Criollos” mi sembrano maggiormente motivati.


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